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- Iodio
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- Presente soprattutto negli ormoni tiroidei, la principale
funzione dello iodio è legata all'attività di questi ormoni,
responsabili di alcune funzioni metaboliche tra cui l'accrescimento corporeo.
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- Lo iodio è contenuto soprattutto nel pesce
ma si trova anche nel latte e nelle uova. La sua presenza negli ortaggi e nella frutta
dipende dai livelli di iodio contenuti nei terreni di coltivazione.
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- Per quanto riguarda il fabbisogno giornaliero di iodio,
se ne raccomanda l'assunzione di 0,15 mg per entrambi i sessi, mentre durante la
gravidanza e l'allattamento la dose va aumentata.
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- Una carenza di iodio potrebbe causare il
gozzo, ossia l'aumento del volume della ghiandola tiroidea (in alcune zone dove si
riscontra una particolare carenza di iodio nell'alimentazione o nelle
acque tale malattia è di natura endemica).
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- Lo iodio, anchesso minerale-traccia, immesso
nellorganismo viene trasformato in ioduro e interviene attivamente nel metabolismo
della ghiandola tiroide come parte integrante del suo ormone tirossina. Si calcola che
l'organismo contenga 25 milligrammi di tirossina, circa lo 0,0004% del peso totale. Tale
ormone aiuta lorganismo a bruciare il grasso in eccesso, favorisce la crescita e lo
sviluppo, lacutezza mentale, il modo di parlare, la condizione dei capelli, unghie,
pelle; favorisce anche la conversione di carotene in vitamina A, la sintesi proteica,
l'assorbimento di carboidrati da parte dell'intestino e la sintesi del colesterolo. Tutti
i tipi di fauna marina, animale e vegetale assorbono iodio dall'acqua del mare e sono
ottime fonti di questo minerale, così come funghi e muschi irlandesi, se sono cresciuti
in terreno ricco di iodio.
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- Tab. 4
Le migliori fonti dietetiche di iodio sono:
- Alghe
di mare
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- Olio
di fegato di merluzzo
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- Aragosta
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- Ostriche
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- Aringa
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- Sale
da tavola (iodato)
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- Gamberetti
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- Salmone
in scatola
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- Merluzzo
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- Semi
di girasole
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- Assimilazione e riserva
Lo iodio viene prontamente assorbito dal tratto gastrointestinale e per il 30% viene
trasportato attraverso la corrente sanguigna alla ghiandola tiroide; il resto invece,
viene assorbito dai reni ed eliminato con le urine.
Interazione con farmaci, vitamine o minerali:
Carbonato di litio per il trattamento della psico maniaco
depressiva.
Interazioni con altre sostanze:
Nessuna.
Dosaggi e tossicità
Il Consiglio Nazionale di Ricerca ritiene sufficiente, nella maggior parte degli adulti,
l'assunzione di un microgrammo di iodio per chilogrammo di peso. Si consiglia
un'assunzione giornaliera di 130 microgrammi per gli uomini, 100 microgrammi per le donne,
125 microgrammi durante la gravidanza, 150 microgrammi durante l'allattamento,
naturalmente presente nel cibo e nellacqua. Non si sono verificati casi di
tossicità derivanti da un eccessivo consumo di iodio, tuttavia preparato come farmaco
deve essere prescritto con molta attenzione, per evitare sovradosaggi. Infatti improvvise
dosi eccessive in pazienti con una funzionalità tiroidea fisiologica possono
comprometterne il metabolismo. Sono consigliabili integratori di iodio per quelle persone,
cui sia stata imposta una dieta terapeutica a basso tenore di sale.
Posologia
Tab. 5
Fabbisogni giornalieri raccomandati: valori giornalieri raccomandati dal Food and
Nutrition Board of the National Research Council, 1989
- Età
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- RDA
(*)
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- 0-6
mesi
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- 40mcg
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- 6-12
mesi
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- 50mcg
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- 1-3
anni
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- 70mcg
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- 4-6
anni
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- 90mcg
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- 7-10
anni
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- 120mcg
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- Maschi
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-
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- 11-14
anni
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- 150mcg
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- 15-18
anni
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- 150mcg
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- 19-24
anni
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- 150mcg
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- 25-50
anni
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- 150mcg
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- 51+
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- 150mcg
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- Femmine
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-
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- 11-14
anni
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- 150mcg
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- 15-18
anni
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- 150mcg
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- 19-24
anni
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- 150mcg
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- 25-50
anni
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- 150mcg
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- 51+
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- 150mcg
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- Gravidanza
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- 175mcg
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- Allattamento
1-6 mese
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- 200mcg
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- Allattamento
+7 mesi
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- 200mcg
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- *RDA = Recommended Daily Allowance
Tab. 5
Come agisce questo minerale:
Lo iodio è un componente degli ormoni tiroidei: tetraiodotironina (tiroxina) e
triiodotironina.
Altro:
Il sale iodato e l'uso degli iodofori come antisettici da parte dell'industria alimentare,
sono le fonti maggiori di iodio nella maggior parte delle diete.Il consumo di 100-300 mcg
al giorno è innocuo.
Effetti:
Effetti da carenza e sintomi
Carenze di iodio possono provocare il gozzo semplice, caratterizzato da ingrossamento
della tiroide e ipotiroidismo; sono state notate relazioni anche nellindurimento
delle arterie, obesità, metabolismo lento, reazioni mentali rallentate, capelli secchi,
polso rapido, palpitazioni di cuore, tremori, nervosismo, tensione e irritabilità, il
cretinismo, malattia congenita caratterizzata da ritardo fisico e mentale in bambini nati
da madri che hanno avuto un consumo limitato di iodio durante l'adolescenza e la
gravidanza, e con la polio. Infatti il manifestarsi di un maggior numero di casi di polio
nel periodo estivo può essere causato in parte dalle maggiori perdite dello ione
attraverso la traspirazione. Una carenza di iodio può essere causata da certi componenti
presenti in alcuni cibi crudi, come i cavoli e le noci, che possono interferire col suo
utilizzo nella produzione dell'ormone tiroideo e se il suo consumo risulta essere basso
sin dallinizio.
Sintomi da carenza
Carenza nell'infanzia:
Crescita rallentata
Ritardo nello sviluppo sessuale
Ritardo mentale
Sordità
Carenza nell'età adulta:
Gozzo
Sintomi di un basso livello di ormone tiroideo:
Svogliatezza
Comportamento indolente
Sintomi supposti non dimostrati:
Calvizie
Stanchezza
Dolori al torace
Esami di laboratorio rivelatori di carenza:
Scarsa funzionalità tiroidea.
Chi necessità di quantità addizionali
I soggetti con un introito alimentare calorico e
nutrizionale inadeguato
I soggetti che vivono in regioni il cui suolo è povero di iodio
( sostituito con sale da tavola
I soggetti che consumano alimenti che possono causare gozzo:
verza, spinaci, rape, lattuga, bietole, rusabaga, cavolo
Effetti benefici sulle malattie
Una terapia a base di iodio è stata sperimentata con successo nel trattamento e
nella prevenzione del gozzo semplice. L'indurimento delle arterie si manifesta quando un
disturbo del normale metabolismo dei grassi consente al colesterolo di raccogliersi nelle
arterie invece di venire usato o eliminato. Lo iodio è necessario per prevenire tale
disfunzione del metabolismo. Lo iodio, presente in quantità sufficiente nella dieta,
ridurrà anche il pericolo che lo iodio radioattivo si accumuli nella tiroide. Lo iodio è
benefico per i bambini affetti da cretinismo, e se il trattamento viene iniziato subito
dopo la nascita, molti dei sintomi sono reversibili, ma se le condizioni persistono oltre
la nascita, il ritardo fisico e mentale sarà permanente.
Effetti dimostrati
Promuove la normale funzione della ghiandola tiroidea.
Promuove la normale funzione cellulare.
Deprime la funzione tiroidea prima dell'intervento chirurgico
sulla tiroide stessa.
Permette la valutazione della funzione tiroidea attraverso la
somministrazione di iodio radioattivo.
Mantiene sani pelle, capelli, unghie
Previene il gozzo
- Effetti benefici supposti non dimostrati
Cura l'anemia
Cura l'angina pectoris
Cura l'arteriosclerosi.
Cura l'artrite
Cura l'eritema nodoso
Restituisce vigore
Risolve i problemi di capelli
Cura la sporotricosi, quando l'infezione colpisce la pelle
Effetti sugli esami di laboratorio:
Può dare esiti falsamente elevati di tutte le funzioni
tiroidee.
Interferisce con gli esami per il naturale sopravvivere degli
steroidi nelle urine.
Avvertenze e precauzioni
- Evitare l'assunzione nel caso di:
Potassio ematico elevato
Miosonia congenita
Occorre intervenire nel caso di:
Ipertiroidismo
Malattie renali
Assunzioni di farmaci anti-tiroidei
Sopra i 55 anni d'età:
Nessuna considerazione
Gravidanza:
L'eccessivo consumo di iodio in questo periodo, può causare nel bambino un
ingrossamento della tiroide, ipotiroidismo o cretinismo (nanismo e insufficienza mentale).
Allattamento:
Evitare integrazioni in questo periodo.
Lo iodio nel latte materno può causare eritema cutaneo e la
soppressione della normale funzione tiroidea nel neonato.
Evitare le megadosi.
Sintomi da sovradosaggio:
Aumento della salivazione
Cefalea
Diarrea
Dolori addominali
Eruzione cutanea
Febbre
Gambe pesanti
Gengive e denti doloranti
Glossidina e glossopirosi
Gusto metallico
Ingrossamento delle ghiandole salivari
Nausea
Stanchezza e debolezza
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