- (a cura di Alessandro Oteri, Dipartimento Clinico e
Sperimentale di Medicina e Farmacologia, Università degli Studi di Messina).
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- Laloe (Aloe vera o barbadensis) rientra nella
categoria dei lassativi antrachinonici che comprende anche cascara, frangola, rabarbaro e
senna. Il succo della pianta, ottenuto per incisione degli strati superficiali delle
foglie, svolge attività amaro-tonica, eupeptica, colagoga e lassativa.
Leffetto lassativo si manifesta dopo circa 8-10 ore dallingestione ed è da
attribuire allaloina, il principale costituente della pianta (1).
Luso prolungato di aloe provoca ipokaliemia per cui è necessario porre particolare
attenzione in pazienti in trattamento con digossina o glicosidi cardioattivi, diuretici
tiazidici, liquirizia o cortisonici, che possono aggravare la perdita di potassio.
Inoltre, poiché laloe rallenta il tempo di transito intestinale, il suo utilizzo
può ridurre lassorbimento di farmaci assunti per via orale.
Luso di aloe come di altre erbe medicinali dotate di un potenziale
antiaggregante piastrinico dovrebbe essere interrotto prima di ogni intervento chirurgico.
In letteratura viene descritta uninterazione farmacologica tra aloe vera e
sevoflurano evidenziatasi in una donna di 35 anni che ha manifestato unintensa
emorragia intraoperatoria, con una perdita di sangue pari a circa 5 litri, causata dalla
contemporanea inibizione della sintesi di PgE da parte degli antroni glicosilati
dellaloe e allinibizione del trombossano A2 indotta dallanestetico.
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- Bibliografia
- Campanini E. Dizionario di fitoterapia e piante
medicinali. Ed. Tecniche Nuove.
- Lee A, et al. Possible interaction between
sevoflurane and Aloe vera. Ann Pharmacother 2004; 38: 1651-4.
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